Relazione dott. S. RizzoResponsabile dell’Unità Operativa di Chirurgia Vascolare della Casa di Cura “Prof. Petrucciani”, Lecce.
Le ultime Linee Guida ESC, pubblicate nell’Agosto 2017, su diagnosi e trattamento delle malattie arteriose periferiche riguardano tutte le malattie aterosclerotiche, eccetto la malattia coronarica: malattia carotidea, degli arti inferiori, mesenterica ecc…
Capitoli sono dedicati alla necessità di indagare la presenza di malattia coronarica o carotidea in pazienti con arteriopatia obliterante degli arti inferiori o differenti terapie antitrombotiche per il trattamento della malattia arteriosa periferica e della potenziale concomitante coronaropatia o altre condizioni patologiche come lo scompenso cardiaco e la fibrillazione atriale che possono coesistere.
E’ esaltato il ruolo del “Vascular Team”, che include vari esperti, come ad esempio il neurologo nel caso della malattia carotidea.
La malattia arteriosa periferica è stata definita una “ una finestra sulla salute cardiovascolare” e può avere varie manifestazioni cliniche dalla claudicatio intermittens all’ischemia cronica degli arti inferiori, caratterizzata da dolore a riposo, ulcere ed alto rischio d’amputazione e l’ischemia acuta degli arti dovuta ad embolia.
E’ stata messa in evidenza l’importanza per ogni stadio della malattia arteriosa periferica della cessazione del fumo, controllo della PA e terapia con statina con il duplice obiettivo di prevenire la progressione della vasculopatia e ridurre il rischio di attacco cardiaco o stroke.
L’ARRESTO CARDIACO EXTRA- E INTRA-OSPEDALIERO E IL PAZIENTE IN SHOCK: IL SUPPORTO MECCANICO DI CIRCOLO IN EMODINAMICA – CARLO TRANI
L’ARRESTO CARDIACO EXTRA- E INTRA-OSPEDALIERO E IL PAZIENTE IN SHOCK: IL SUPPORTO MECCANICO DI CIRCOLO IN EMODINAMICA