Adverse cardiovascular outcomes in atrial fibrillation: Validation of the new 2MACE risk score

La fibrillazione atriale (Fa), oltre agli eventi tromboembolici, può predisporre ad eventi avversi cardiovascolari (MACE) attribuibili alla malattia coronarica, incluso l’infarto miocardico (MI). E’ stato proposto, recentemente, un nuovo punteggio di rischio, 2MACE, per aiutare ad identificare i pazienti affetti da fibrillazione atriale a rischio di MACE. Lo score di rischio assegna 2 punti alla sindrome metabolica; 2 punti all’età uguale/superiore a 75 anni; 1 punto all’infarto miocardico; 1 punto alla rivascolarizzazione coronarica; 1 punto all’insufficienza cardiaca congestizia (ICC); 1 punto alla frazione di eiezione (FE) <40%; 1 punto alla tromboembolia). E’ stata valutata la validità predittiva del punteggio 2MACE, per la presenza di MACE, nei pazienti affetti da Fa. I pazienti sono stati seguiti prospetticamente per 5 anni o sino alla comparsa di MACE (endpoint composito di infarto miocardico fatale/non fatale, rivascolarizzazione e morte cardiovascolare). Lo studio ha valutato 794 pazienti, con età media di 62,5 ± 12,1 anni, affetti da Fa non valvolare senza malattia coronarica nota, esclusa all’inserimento nello studio, dalla storia clinica, da stress test e/o angiografia coronaria negativa. In tutti era stato determinato il punteggio 2MACE. Il 34% dei pazienti inseriti nello studio era affetto da sindrome metabolica, il 25,7 % da ICC / FE <40% ed il 9,7% con pregresso tromboembolismo. Al follow-up 112 pazienti hanno presentato MACE (2,8%/anno). Il punteggio 2MACE ha dimostrato una adeguata discriminazione (statistica C, 0,699, intervallo di confidenza del 95% [CI], 0,648-0,750, P <0,001) e calibrazione (Hosmer-Lemeshow P=0,79) per MACE. Il punteggio è stato significativamente associato a MACE, con un adjusted hazard ratio (aHR) di 1,56 (95% CI, 1,35-1,73, P <0,001). Inoltre, il punteggio prevedeva, per quanto riguarda i risultati individuali, l’infarto miocardico (n=46; aHR, 1,49; 95% CI 1,23-1,80), la rivascolarizzazione (n=32, aHR, 1,41, 95% CI, 1,11-1,80) e la morte cardiovascolare (n = 34, aHR, 1,43, 95% CI, 1,14-1,81), tutti p <0,001. Gli autori dello studio giungono alle conclusioni che nei pazienti con fibrillazione atriale, senza cardiopatia coronarica nota al basale, il punteggio 2MACE prevede con successo il futuro evento avverso cardiovascolare, incluso l’infarto miocardico, la rivascolarizzazione coronarica e la morte cardiovascolare e che questo score (2MACE) può avere un ruolo nella stratificazione dei rischi e nella prevenzione primaria di MACE nei pazienti in fibrillazione atriale.
M. Polovina et al DOI: http://dx.doi.org/10.1016/j.ijcard.2017.09.154.
A cura di Giuseppe Trisolino

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