SEMINARIO NAZIONALE ANCE 11-13 MAGGIO ARENZANO ( GE)
SEMINARIO NAZIONALE ANCE 2018 PROGRAMMA DEFINITIVO
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D_BOZZA AL 3 05 2018
Questo evento è in preparazione delle celebrazioni del quarantennale ANCE
Malattia parodontale, uso regolare di cure odontoiatriche e ictus ischemico La parodontite è una malattia infettiva, molto diffusa, causata dall’attacco di microrganismi batterici. C’è una associazione tra malattie del periodonto e ictus cerebrale. L'identificazione della malattia parodontale come fattore di rischio per ictus ischemico suggerisce la possibilità che l'utilizzo regolare di cure dentistiche possa ridurre
L’incremento della fibrillazione atriale (FA) e delle valvulopatie degenerative sono direttamente correlate all’aumentata aspettativa di vita. L’associazione frequente, nello stesso paziente, di queste due patologie pone la necessità, al fine di prevenire complicanze tromboemboliche, di anticoagulare. La terapia con anticoagulanti diretti (DOACs) è oggi, un’alternativa sicura ed efficace al Warfarin in pazienti con FA. Per
Programma Ance Campania 2018 def
Statins Have a Dose-Dependent Effect on Amputation and Survival in Peripheral Artery Disease Patients La vasculopatia arteriosa periferica (PAD) è una sindrome aterosclerotica molto diffusa che colpisce alcuni milioni di soggetti negli Stati Uniti. Vi è, però, uno scarso impegno a modificare i fattori di rischio, pur essendo la PAD associata a disabilità, morbilità e
Efficacia della terapia con statine sulla prevenzione della sindrome coronarica acuta di nuova insorgenza in pazienti con artrite reumatoide Nei pazienti con artrite reumatoide (AR) il processo aterosclerotico, per motivi non completamente chiariti, è accelerato rispetto alla popolazione generale. I fattori di rischio cardiovascolari (CV) tradizionali non sono in grado di spiegare pienamente il fenomeno
Silent Myocardial Infarction and Long-Term Risk of Heart Failure The ARIC Study L'infarto miocardico silente è associato a un aumentato rischio a lungo termine di insufficienza cardiaca (IC). Sebbene l'infarto silente rappresenti circa la metà del numero totale di infarti miocardici (IM), il rischio di insufficienza cardiaca tra i pazienti con infarto silente non è