NEWS LETTER – EVENTI ANCE SETTEMBRE – DICEMBRE 2019 – G. De Benedittis

BEN 12 EVENTI ANCE DA SETTEMBRE A DICEMBRE 2019

Numerosi e molto seguiti i Congressi organizzati dopo la pausa estiva in tutt’Italia.

Palmanova (UD), il 14 settembre scorso, ha ospitato il IX Congresso Regionale ANCE Friuli Venezia Giulia:Cuore e Donna”, che ha messo in evidenza come le donne non abbiano ancora la giusta consapevolezza del rischio cardiovascolare e l’attenzione alla prevenzione della salute del cuore. Malgrado l’occhio di riguardo dei medici le donne restano sempre più fragili dopo un evento ischemico acuto. E’ necessario impegnarsi di più se si vorrà raggiungere l’obiettivo dell’OMS di ridurre del 25% le malattie cardiovascolari entro il 2025. Il Congresso ha affrontato numerosi temi dalla prevenzione alle diverse patologie, in gravidanza e non (cardiopatia ischemica, scompenso cardiaco, malattia oncologiche) ma ha suggerito anche come ascoltare e parlare alle donne fornendo un impatto diverso dei fattori di rischio cardiovascolare, guardando attraverso la particolare lente della medicina di genere ed aprendo nuove prospettive nella medicina di precisione. Ancora una volta l’incontro regionale ANCE FVG di settembre ha offerto a tutti gli ultimi aggiornamenti dai maggiori Congressi nazionali e internazionali.

 

A Palermo, la XIX Edizione del Congresso Regionale ANCE Sicilia Temi emergenti nella Cardiologia del Territorio, dal 19 al 21 settembre, ha aggiornato anche quest’anno su importanti tematiche: dalla Cardiologia Pediatrica alla Cardioncologia, Ipertensione arteriosa, Cardiologia Interventistica e Cardiochirurgia, Prevenzione Cardiovascolare, Aritmologia, Cardiopatia ischemica, Scompenso Cardiaco. Una sessione è stata interamente dedicata ai Cardiologi in formazione. La sessione ‘Miscellanea’ ha trattato le apnee notturne, il ruolo dell’obesità nell’insufficienza cardiaca a funzione sistolica conservata, l’iperuricemia come fattore di rischio cardiovascolare. Sei le letture magistrali: “Nell’era della digitalizzazione/personalizzazione e big data, quale sarà il cardiologo di domani?”,  “Scompenso Cardiaco diastolico e cardiomiopatie infiltrative”, “L’ischemia miocardica da malattia a sindrome. Cosa cambia?”, “Quali vaccinazioni nei pazienti cardiopatici?”, “State of the art in ACS and STEMI” e, non ultima, “Fibrillazione atriale: dall’Epidemiologia alla Prevenzione/Trattamento delle Complicanze”.

 

Il 5 Ottobre Lecce, ha ospitato, il Congresso Regionale ANCE Puglia, “La gestione pratica del Cardiopatico: dalla Ricerca alla Clinica” Sette le sessioni  incentrate su scompenso cardiaco, prevenzione cardiovascolare, i NAO e i tanto temuti sanguinamenti, ipertensione arteriosa, aritmie, ecocardiografia. Novità di quest’anno la sessione sul “codice viola”, nuovo codice di emergenza  per trattare l’arresto cardiaco refrattario sul quale si discute, che si attiva ancora solo in pochi Centri. Una lettura sull’iperuricemia e danno cardiovascolare ha fornito indicazioni preziose per la sua gestione clinica nella vita reale. Importanti i contributi di giovani ricercatori, alcuni con esperienza all’estero, al fine di adeguare gli standard di conoscenza e competenza di tutti ad un livello internazionale.

Sorrento  – Il XXIX Congresso Nazionale ANCE dal 10 al 13 ottobre, ha messo in primo piano il confronto tra le categorie mediche che curano il paziente cardiopatico – cardiologi, specialisti di branche affini – e i medici di medicina generale attraverso 12 sessioni, 12 letture e 3 focus on. Sono stati affrontati molteplici aspetti della prevenzione, della diagnosi e terapia delle cardiopatie come le sindromi coronariche acute, la cardiopatia ischemica cronica, la coronaropatia multivasale, l’angina microvascolare e le problematiche inerenti la cardiologia dello sport.

Particolare rilievo è stato dato alla medicina basata sulle evidenze, nello specifico ad argomenti di estremo interesse per il cardiologo del territorio, come la fibrillazione atriale e il suo trattamento con l’uso dei nuovi anticoagulanti orali, riportando anche i dati del Registro Osservazionale FareANCE; l’impatto della triplice terapia in pazienti portatori di stent coronarici e le diverse interazioni farmacologiche. Con la medesima attenzione sono stati trattati lo scompenso cardiaco, una patologia sempre più diffusa nei nostri ambulatori, aggiornando sulla prevenzione, la diagnostica e tutte le varie opzioni terapeutiche, dai device ai nuovi farmaci.

Sono state approfondite, inoltre, le complesse interazioni tra aterosclerosi e fattori di rischio chimico fisici, fattori causali del complesso fenomeno della formazione e dell’instabilità della placca aterosclerotica; le nuove terapie delle dislipidemie come le associazioni precostituite e gli anticorpi monoclonali. Ampio spazio è stato dato alla disamina delle Linee Guida che riguardano l’ipertensione arteriosa: come prevenirla, come diagnosticarla e come curarla.

Come ogni anno ci si è occupati delle differenze di genere ed in particolare, in questa edizione, nelle cardiovasculopatie. Grazie ai Colleghi dell’INPS è stata dedicata una sessione alla Medicina Legale, fornendo utili elementi di riflessione e di critica per raggiungere percorsi condivisi che consentano rapidamente di ridurre la possibilità di errore, anche in un contesto così insidioso come la Cardiologia. Come nel 2018 un Minicorso di Ecocardiografia di II livello, l’11/10 ottobre, ha trattato della valutazione anatomo- funzionale della mitrale e dell’aorta, dello strain ventricolare, dell’ecostress nella patologia ischemica del miocardio e nelle valvulopatie,la valutazione ecocardiografica delle coronarie, effettuando dimostrazioni pratiche sull’uso delle apparecchiature di diagnostica. Una Sessione è stata interamente dedicata al ruolo del Medico di Medicina Generale, per il suo stretto rapporto con i pazienti, ai fini di corretta continuità assistenziale con gli specialisti di vario genere. Infine,quest’anno, è stato dato uno spazio particolare ad una Sessione dedicata ai Giovani Cardiologi, che saranno il futuro della nostra associazione e che hanno argomentato su casi clinici.

 

Bologna ha ospitato, il 26 ottobre, il V Corso di aggiornamento ANCE Emilia Romagna “Il Cuore sotto i portici”. L’approccio multidisciplinare è stato il cardine dell’evento: cardiologi, diabetologi, medici di medicina generale, chirurghi vascolari e cardiochirurghi hanno confrontato i loro diversi punti di vista e le diverse esperienze su temi di grande interesse come lo scompenso cardiaco, la patologia aortica, ascendente e addominale, la patologia venosa trombotica, trattamenti aritmici, le misconosciute anomalie congenite coronariche che possono portare a morte improvvisa in età giovanile. Il convegno è stato ulteriormente arricchito da quattro letture: la prima sull’uso dei farmaci ‘’generici’’, la seconda sull’oggettiva difficoltà nel raggiungere i nuovi stringenti target del colesterolo LDL alla luce delle recenti Linee Guida, la terza sulle novità prodotte dalle recenti linee guida sulla malattia coronarica, la quarta sulla miglior difesa per il medico relativamente alle applicazioni della Legge Gelli-Bianco.

Il 7 novembre presso il Centro Studi ANCE di Roma è stato realizzato l’incontro su “ Risonanza Magnetica e dispositivi impiantabili. Confronto su aspetti tecnici, normativi ed organizzativi”, destinato oltre che ai cardiologi anche a medici e chirurghi di accettazione e di urgenza, internisti, radiologi, medici di famiglia. Si è parlato del ruolo del Radiologo e del Medico del Territorio, delle novità sugli stimolatori cardiaci MRI compatibili, delle nuove normative per l’esecuzione di RM in pazienti con PM/ICD, infine una tavola rotonda ha chiarito quale fosse l’organizzazione migliore per l’esecuzione della RM in pazienti portatori di RM-ICD.

 

Milano è stata la sede , il 9 novembre, del Congresso “Aggiornamenti in Cardiologia”, appuntamento autunnale

dell’ ANCE Lombardia, riservato a cardiologi, medici di medicina generale e geriatri. Si è parlato di rischio cardiovascolare residuo, ipertensione arteriosa resistente,  uso delle eparine, l’impiego  dei nutraceutici. Si è discusso  inoltre di rischio trombotico, angina refrattaria e di angina a coronarie sane, l’uso del sacubitril-valsartan in patologie diverse dalla canonica indicazione della  insufficienza cardiaca avanzata. E sono stati affrontati anche i DOAC mentre per ultimo si è parlato di ablazione di aritmie ventricolari.

 

Appuntamento dopo una settimana a Gorizia, il 16 novembre, sede dell’incontro “Cuore, rene e dintorni. Domande e risposte su terapia, dieta, attività fisica e riabilitazione” nel quale sono state affrontate alcune tematiche importanti, partendo dalle Linee Guida e confrontandole con la complessità di molte situazioni cliniche quotidiane. Partendo dai Nuovi Anticoagulanti Orali, con riferimento al loro utilizzo in emergenza, una sessione è stata dedicata alla riabilitazione cardiologica ed un’altra allo scompenso, con particolare riguardo alla complessità del paziente nefropatico. L’ultima sessione ha trattato di sport e dieta, due aspetti chiave per il miglioramento delle condizioni psico-fisiche dei pazienti con comorbilità, per evitare gli eccessi sia verso la sedentarietà che verso l’ansia da eccessiva prestazione che può portare talvolta anche all’anoressia.

Il il Centro Studi di Roma il 22 e 23 novembre ha ospitato l’interessantissimo convegno “ Il ruolo chiave della Cardiologia del Territorio nella gestione farmacologica innovativa del paziente con scompenso cardiaco” nel quale relatori e partecipanti hanno confrontato la propria esperienza quotidiana con quella dei grandi trial e discusso sui vantaggi della terapia con sacubitril/valsartan, la sua manegevolezza nel paziente ipoteso, con disfunzione renale e/o alterazioni metaboliche. In una lettura molto aggiornata sulla morte improvvisa  nello scompenso cardiaco è stata ribadito la necessità di rivedere le LG sull’impianto dell’ICD, alla luce dei benefici indiscussi che la terapia con sacubitril/valsartan  comparta sulla riduzione della morte improvvisa e miglioramento della prognosi dei pazienti con scompenso cardiaco cronico. Infine è stata posta l’attenzione sull’ottimizzazione della capacità di esercizio dopo terapia con ARNI e la presa in carico del paziente, trattato con tale terapia, dopo ricovero ospedaliero, hanno completato la disamina sui pro e contro di questa importante innovazione terapeutica.

Sempre il 23 novembre a Francavilla a Mare (CH) si è tenuto il Congresso Regionale dell’ANCE Abbruzzo “Argomenti di Cardiologia Clinica”, che ha registrato una notevole e qualificata partecipazione. Dopo l’apertura dedicata alla relazione sul contributo del MMG nella ricerca epidemiologica in ambito cardiovascolare sono stati affrontati numerosi temi importanti per la gestione quotidiana del cardiopatico: la terapia medica ottimale della cardiopatia ischemica cronica stabile, la gestione delle aritmie ventricolari nello scompenso cardiaco cronico, la terapia dell’ipertensione arteriosa resistente con multipli fattori di rischio, outcomes clinici dei nuovi farmaci antidiabetici orali, terapia cronica dell’ipercolesterolemia, iperuricemia, iperomocisteinemia, BPCO e scompenso cardiaco, terapia medica, approccio nutrizionale e metabolico nello scompenso cardiaco cronico, fibrillazione atriale e terapia anticoagulante, terapia antiaggregante nella malattia aterotrombotica, aderenza terapeutica e farmaco-equivalente in ambito cardiovascolare, gestione domiciliare del paziente con scompenso cardiaco cronico.

Il 6 dicembre Taranto è stata sede del Corso di interesse angiologico “ABI: a chi, come e quando?” nel quale si è discusso sull’utilizzo nella pratica clinica dell’’indice caviglia – braccio o ankle-brachial index (ABI), detto anche indice di Winsor, che si ottiene semplicemente dal rapporto tra il valore di pressione arteriosa sistolica misurata alla caviglia e quello ottenuto a livello del braccio. Poiché in condizioni normali la pressione sistolica alla caviglia é più elevata rispetto a quella del braccio, i valori normali sono compresi tra 1 e 1,29. Un indice ≤ 0.9 é considerato espressione di una malattia vascolare ostruttiva agli arti inferiori, con una sensibilità del 90% ed una specificità del 98% nel riconoscere una stenosi di entità superiore al 50% a livello del circolo arterioso degli arti inferiori. E’ stata inoltre  ribadita l’importanza del precoce riconoscimento dei pazienti con ABI patologico, perché, essendo considerati ad alto rischio cardiovascolare, devono essere sottoposti ad una valutazione clinico-strumentale più accurata, come indicato anche nelle ultime LG ESC 2019 sulla coronaropatia stabile.

Il ricco ed esauriente 2019 si è concluso col corso teorico-pratico di cardiosimulazione “Urgenze ed emergenze cardiologiche: l’arresto cardiaco extraospedaliero nel lattante, nel bambino e nell’ adulto”, realizzato a Lecce, il 7 dicembre. L’arresto cardiaco, evenienza gravissima, richiede un intervento immediato ed appropriato. I primi 3-5 minuti, infatti, sono decisivi per la prognosi: se massaggio cardiaco e defibrillazione precoce sono applicati entro i primi 5 minuti, la possibilità di sopravvivenza è superiore a 50%, al passare di ogni minuto decresce del 10% . Nell’ adulto la causa più frequente è la cardiopatia ischemica acuta, nel bambino e nel lattante l’ostruzione accidentale delle prime vie aeree. Le esercitazioni pratiche sul manichino hanno permesso ai partecipanti di acquisire esperienza sulla sequenza più appropriata e giusta velocità di esecuzione delle manovre rianimatorie indicate nell’adulto, nel bambino e nel lattante.

AUGURI A TUTTI DI BUON NATALE E DI UN 2020 PROSPERO DI SODDISFAZIONI PERSONALI E PROFESSIONALI

Ulteriori approfondimenti, resoconti, foto e relazioni sono consultabili e scaricabili dal sito www.ancecardio.it.

 

                                                                                                                                            

                                                                                                                                            Giuseppina De Benedittis

                                                                                                                                            Consigliere Nazionale ANCE

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